Adriano Bazzocco
Spalloni e bricolle. Storia sociale del contrabbando al confine tra Italia e Svizzera 1861–1939
(Quaderni di Dodis – studi, Bd. 25) – in preparazione
Al confine tra Italia e Svizzera il contrabbando è stato esercitato in passato con un’intensità del tutto straordinaria. Le merci venivano acquistate in Svizzera e introdotte illegalmente in Italia, dove a causa di tributi fiscali e monopoli erano notevolmente più care. Gli spalloni le trasportavano nottetempo nelle bricolle in sfiancanti camminate lungo le vie più discoste e impervie.
Attingendo a una gamma di fonti straordinariamente ampia, questo studio ricostruisce i meccanismi, le ricadute diplomatiche e le funzioni simboliche del contrabbando dall’Unità d’Italia alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Emerge come il contrabbando sia stato una risorsa per sfuggire alla miseria, ma anche una forma di resistenza all’odiato Stato centrale. La figura dello spallone si fissò nell’immaginario popolare come simbolo di coraggio e riscatto.
Oltre a illustrare la perfetta compenetrazione tra contrabbando e società, questo studio illustra come, con l’avvento della dittatura fascista, mutarono le funzioni e le percezioni di un confine a maglie sempre più strette.
L’autore
Adriano Bazzocco (*1967), Dr. phil., giurilinguista presso la Cancelleria federale, storico e ricercatore indipendente
ISBN 978-3-907261-55-2 (.pdf)
ISBN 978-3-907261-56-9 (Print)
ISBN 978-3-907261-57-6 (.epub)
ISBN 978-3-907261-58-3 (.mobi)
ISSN 2235-509X
DOI https://doi.org/10.5907/Q25
Berna 2025
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